Il leader di Forza Italia critica la scelta dell’election day e grida al boicottaggio.
Silvio Berlusconi frustrato dal fallimento del referendum che era nell’aria da settimane ormai, si scaglia contro un capro espiatorio. Durante la sua votazione in mattinata a Milano critica la scelta di accorpare amministrative e referendum con un solo election day. Ma in verità questa scelta ha permesso molti più voti che non si sarebbero avuti se si fosse votato solo per il referendum. Anzi, molti che hanno votato alle amministrative hanno chiesto di votare solo per quello e non anche per il referendum.
Ma cosa più grave è che il leader di Forza Italia rompe il silenzio elettorale che regna dalla vigilia alla fine dello spoglio durante una tornata elettorale. “I referendum sono stati boicottati con il voto in un giorno solo e col silenzio assoluto su molti giornali e sulla televisione di Stato” si scaglia Berlusconi. “C’è una precisa volontà di mantenere le cose come stanno. Potevamo fare un passo avanti, ma resteremo nella situazione attuale. Siamo un popolo di masochisti” inveisce l’ex premier.
Berlusconi attacca la magistratura
Lo show alle urne di Berlusconi come titola Repubblica vede il leader di Forza Italia sparare a zero non solo sul boicottaggio dei referendum ma parla a ruota libera anche delle amministrative. Le dichiarazioni del Cav non sono casuali ma studiate per avere maggiore risonanza mediatica e incidere sul voto. Non manca di intervenire sul caso di Palermo scagliandosi contro i giudici politicizzati. Il riferimento è all’arresto dei due candidati di cui uno di Forza Italia proprio alla vigilia del voto.
“Questi arresti potevano aspettare due giorni dopo? E’ sempre la storia della giustizia politicizzata che non è morta” dichiara Berlusconi adirato. E proprio in riferimento alla magistratura parla dei referendum e soprattutto della legge Severino che “va affossata perché c’è già una legge che vieta a chi è stato condannato per certi reati di fare politica in tutti i modi” dichiara Berlusconi.